| UNAS, ASSASSINO DEGLI DEI
Cadde giù dall'acqua del cielo Tremarono le stelle Scosse le ossa di Aker Coloro che stavano sotto volarono quando videro La resurrezione di Unas
L'Akh di Unas è dietro di lui I conquistati sono sotto i suoi piedi I suoi dei sono dentro di lui I suoi Uraei sono sulla sua fronte Le parole di Unas lo proteggono Unas, questo toro del cielo Che si è fidato della sua volontà
Vivendo sulle emanazioni di fuoco dal Lago di fiamme Unas, che divorò gli uomini e visse sopra gli dei Unas, l’assassino degli dei
Osserva Amkebu che li catturò per Unas Osserva Tecber Tep F che li ha conosciuti e li ha guidati da Unas Osserva Her Tbertu che li ha catturati Osserva Khensu il macellatore di signori che ha tagliato le loro gole per Unas Osserva Shesemu che li ha fatti a pezzi per Unas
Unas ha ingerito i loro spiriti e ha fatto festa sulla loro immortalità Egli ha consumato le loro ombre Unas, l’assassino degli dei
Unas il grande Sekhem Il Sekhem dei Sekhemn Unas il grande Ashem L’ Ashem dei Ashemn Osserva Orione…la resurrezione di Unas Osserva Orione…la resurrezione di Unas
Unas ha preso possesso dei cuori degli dei Unas si è nutrito delle loro interiora Egli si è ingozzato delle loro sacre parole non dette Egli ha assimilato la saggezza degli Dei La sua esistenza è eterna
Osserva le anime degli dei che sono in Unas I loro spiriti sono in Unas Le fiamme di Unas nelle loro ossa Le loro ombre sono con le loro forme Unas sta sorgendo Nascosto, nascosto
SIGNIFICATO
Unas fu il nono ed ultimo faraone della 5° dinastia. Si dice che abbia vissuto dal 2375 al 2345 A.C., ma alcuni egittologi lo collocano prima, nel 3330 A.C.. La struttura interna della sua piramide è nota per incorporare molti segni innovativi, ma è ricordato maggiormente per l’inclusione di linee di geroglifici verticali sui muri del vestibolo e della stanza di sepoltura. Quando Maspero aprì la piramide di Unas nel 1881, trovò i testi occupanti questi muri di pietra, estremamente difficili da decifrare, a causa dei loro caratteri arcaici, della loro forma e della loro ortografia. Erano testi magico/religiosi, designati ad assicurare il passaggio sicuro del Faraone nell’altro mondo. Essi sono conosciuti oggi come “Testi della Piramide”. Secondo questi testi, Unas sarebbe diventato grande mangiando la carne dei nemici mortali e poi uccidendo e divorando gli stessi dei. Questi Dei erano gli Dei antichi (Gli Dei egizi avevano un'età e morivano), e si dice che furono usati per dare potenza al fuoco di Unas. Dopo aver divorato gli dei e aver assorbito il loro spirito, Unas viaggia nel cielo del giorno e della notte per diventare la stella Sabu, o Orione. Mentre questo non è sicuramente il primo riferimento al cannibalismo nei testi dell’ Antico Regno, è degno di nota il metodo col quale il Faraone Unas ottenne la deificazione e l’immortalità: uccidendo e poi divorando gli dei, e poi ascendendo al cielo per diventare la stella Orione. Quest’idea era rivelante per Maspero, che trovò che l’idea fosse di “assoluta crudeltà”. Maspero sembrava barcollare a causa di un confronto con una simbolica rinascita di questi riti cannibali pre-dinastici – che erano indicati, conformemente a Maspero, dalle ossa morse e disconnesse trovate in alcune antiche tombe. Il Professor Petrie sostiene che all’originale festa Sed, i re tribali erano sacrificati e divorati, così che la gente potesse derivare dalla loro carne e dal loro sangue il potere e le virtù che li resero grandi. Questa pratica era basata sulla credenza nel contagio magico. I tori e i cinghiali erano mangiati per dare agli uomini forza e coraggio, le capre per dare fugacità alle gambe, e i serpenti per dare astuzia. Il sangue degli uccisi e delle ferite dei guerrieri era bevuto così che la loro pelle e il loro aspetto potessero essere assegnati a coloro che bevevano. Similmente, Unas banchettò dopo la morte sugli spiriti degli dei, e sui corpi degli uomini e degli dei. Inghiottì i loro spiriti, anime e nomi, che erano contenuti nei loro cuori, fegati e budella; così Unas divenne potentissimo. Aspettando di aver terminato questo testo di lunghezza epica, era necessario fare alcune concessioni minori; per prima cosa, la versione del testo che ho a casa è leggermente differente, e così non c’è una singola versione definitiva; secondo, non sarebbe possibile includere tutte i singoli versi del testo originale, sarebbe stata probabilmente necessaria una canzone di lunghezza inconcepibile. Così, nella breve forma del testo della canzone, “Unas, Slayer Of The Gods” dura circa 12 minuti, e questo è il minimo per lo sviluppo e la presentazione dei maggiori aspetti del testo.
[Karl Sanders]
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